Will è un ragazzo che viene da una famiglia povera e poco acculturata. Vive di piccoli furti e facendo le pulizie al MIT. Però Will è un genio naturale, e selvaggio. Legge i libri come noi li sfogliamo, memoria prodigiosa e talento matematico. E proprio durante una sfida lanciata da un professore ai suoi studenti Will viene scoperto e preso sotto l’ala del Prof. Lambeau. A patto che studi la matematica e vada settimanalmente da uno psicologo, il Dott. McGuire. Nel frattempo Will ha conosciuto una ragazza con cui intreccia una storia, Skylar. La storia prosegue sottolineando il carattere ribelle ed impulsivo di Will, mentre gli altri che lo conoscono rimangono annichiliti dal suo incredibile potenziale così mal sfruttato.
Con questo ragazzo è una partita a poker. Non fargli sapere le tue carte. Probabilmente ha perfino letto il tuo libro, se l’ha trovato.
In questo film, diretto da Gus Van Sant, ci sono molti nomi importanti. Primi fra tutti Matt Demon e Ben Affleck, che hanno la doppia parte di attori e di sceneggiatori, lavoro per cui si guadagnano anche un Oscar. Un altro Oscar va a Robin Williams, come attore non protagonista nella parte dello psicologo. Poi abbiamo Stellan Skarsgård e il fratello di Ben, Casey Affleck. Una storia molto bella, con dei personaggi assolutamente convincenti, ci accompagna lungo la vita di Will, la svolta data dalla scoperta dei suoi talenti, e la direzione che deciderà di prendere. La recitazione dei vari protagonisti è ottima e ben curata la regia, e porta, con qualche sipario comico, un bel racconto degno di essere visto, e ci spiace un po’ che la sceneggiatura sia originale, perché probabilmente il libro di questa storia sarebbe da mettere in libreria.
Titolo Originale: Good Will Hunting
Durata: 2 ore e 6 minuti