In questo episodio il male mostra la sua faccia. Il Cancelliere Supremo Palpatine fa le sue mosse, e collide con la Repubblica e con gli Jedi. La guerra si scatena e gli Jedi, Obi-Wan in particolare, sono chiamati in campo. La frequentazione di Palpatine con Anakin porta quest’ultimo verso il lato oscuro, fino a quando Anakin cede e si schiera apertamente dalla parte dei separatisti, anche con il pensiero della moglie, Padmé, incinta, ed il pericolo di perderla durante il parto. Intanto Obi-Wan viene mandato alla caccia del comandante cyborg dell’esercito separatista, il generale Grievous. Il racconto va avanti con una serie di duelli e di incontri in cui le varie trame vengono dipanate.
Così finisce la democrazia: in un applauso scrosciante…
Dei tre film della seconda trilogia, questo è probabilmente il migliore. Forse troppo pieno di scontri e momenti epici, ma almeno in questo la sceneggiatura porta le storie a fondersi e a incontrarsi, per portarci poi a quella che è la situazione che troveremo, dopo diversi anni, in episodio IV. Questa volta George Lucas si da un po’ più da fare e non allunga troppo il beverone. Invece ci regala un personaggio molto complicato come quello di Anakin, ed una serie di interessanti interazioni fra tutti quelli che sono i protagonisti di questa trilogia e della futura (o meglio della prima, e per qualcuna unica, trilogia).
Titolo Originale: Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith
Durata: 2 ore e 20 minuti
Sito Ufficiale: starwars.com