La storia racconta il clima di terrore vissuto negli anni 80 nella Germania dell’Est, prima della caduta del muro di Berlino. Il ministro della cultura Hempf si invaghisce dell’attrice Christa Maria Sieland e, per averla a tutti i costi, incarica la Stasi (Ministero per la pubblica sicurezza dello Stato) di trovare prove contro il compagno, lo scrittore teatrale Georg Dreyman. Il capitano della Stasi, Gerd Wieder, viene incaricato di seguire il caso e inizia a spiare Dreyman, posizionando microfoni nel suo appartamento. Wieder, privo di una vita personale, comincia ad appassionarsi alla vita di Dreyman e al suo spirito libero. Le successive vicende della DDR condurranno le storie dei due protagonisti ad incrociarsi in un modo insolito e sorprendente.
– Penso a ciò che ha detto Lenin sull’Appassionata di Beethoven: “Non devo ascoltarla o non terminerò la rivoluzione”. Ma come fa chi ha ascoltato questa musica, ma veramente ascoltato, a rimanere cattivo?
Un film tragico e commovente che riesce a racchiudere in una sola emblematica storia i diversi sentimenti, turbamenti, paure ed espedienti vissuti durante gli anni della Repubblica Democratica Tedesca (DDR). Tramite l’evoluzione del personaggio di Wieder riusciamo a cogliere dubbi e amarezze di un uomo che comincia ad opporsi ad un sistema teso a controllare le vie degli altri. Gli “altri” sono i cittadini della DDR, egregiamente rappresentati nella loro grigia quotidianità da una fotografia monocromatica, povera di luci e colori. Il film ha vinto l’Oscar come Miglior film straniero nel 2007.
Titolo Originale: Das Leben der Anderen
Durata: 2 ore e 17 minuti
Sito Ufficiale: Sony Classics