Another Earth non è un film di fantascienza. Si, c’è un altro pianeta Terra apparso dal nulla nel cielo. Ma è solo una scusa per iniziare una storia. Una storia su un incidente che la bella Rhoda causa mentre guida guardando la Terra II in cielo. Lei farà quattro anni di prigione, ma a farne veramente le spese sarà l’altra macchina. A bordo un compositore con la famiglia. La moglie incinta ed il piccolo di pochi anni, che muoiono entrambi. Il compositore, John Burroughs (e direi che il cognome è un importante omaggio), finirà in coma per alcuni anni. E Rhoda decide di incontrarlo.
Alcuni giorni pensa sia per lui, in altri teme sia per se stessa… che sia l’unico modo per sopravvivere a ciò che aveva fatto?
Un bel film, se non cercate un film di fantascienza, che lavora molto sull’introspezione dei personaggi, su quello che accade a chi causa un danno così enorme come la distruzione di una famiglia, e su chi la famiglia la perde, in questo caso il tutto è stato aggravato dal coma del protagonista. La bella Rhoda, Brit Marling, è brava nella sua parte, anche se il personaggio è triste. In particolare la scena iniziale è drammatica e forte, ma è l’unica del film. L’interazione dei personaggi è quasi limitata a Rhoda e John, con un po’ di spazio alla famiglia di lei e al suo lavoro, bidella in una scuola, lavoro che ha scelto per non dover avere molti contatti con le persone. Rhoda si chiede nel suo guscio per cercare di non soffrire.
Titolo Originale: Another Earth
Durata: 1 ora e 42 minuti